101 PROGETTI DI LIBERTÀ
Ci sono dietro dal Gennaio di quest’anno, prima non conoscevo la tecnica.
Ho visto e rivisto il famoso video di Igor su YouTube, anche con mia moglie.
Ho iniziato il mio personale percorso di scoperta.
Ho sentito di incanalarmi verso un nuovo livello più alto di consapevolezza.
Ho iniziato a vedere che i puntini cominciavano un po’ alla volta ad unirsi.
Avevo appunti sparsi ovunque, tra il telefono, vari quaderni, sui libri che leggo. Nel frattempo sono arrivati “loro”, i luoghi che avrebbero ospitato i 150 della brutta e i 101 della bella.
Nei vari viaggi ho iniziato a convogliare, a casa ad alzarmi prima la mattina per capire, a studiare, a metterci il mio acume, il mio ingegno, la mia concentrazione, la mia energia.
Ho appreso mano a mano che la tecnica ha lo scopo di trasformare te mentre lo fai. E io ho iniziato a sentirmi trasformare. Ho iniziato ad avere “cura” di loro nel mentre in cui iniziavo ad avere cura di me, delle mie sensazioni, dei miei pensieri, dei miei stessi desideri.
E i desideri hanno iniziato ad essere oltre i 150, ben oltre. Anche dopo aver concluso la brutta ho proseguito. Perché i 101 desideri sono anche disobbedienza sana, è la scoperta dell’universo dentro noi stessi.
Li ho messi a prendere l’energia del sole calmo, del mare e l’energia del cielo e del vento. Salvo poi accorgermi che li ho lasciati anche a prendere la notte, l’energia delle stelle persino la sera dell’eclissi solo qualche giorno fa.
Me ne sono reso conto la mattina seguente all’evento e all’evento della conclusione della bella.

Ora, l’ingrediente fondamentale, sempre in base a quanto sto capendone, è la fiducia.
L’esercizio mnemonico che si fa ogni giorno nella produzione e nella lettura attiva “l’attrattore strano” e tante altre belle cose.
Se non ci credi, non avverrà.
La scoperta è anche questa: “apprendere di essere parte di” con in più il libero arbitrio. Non ti fa sentire solo. E ti fa sentire “potente” cioè che puoi fare le cose.
Non ti fa agire in nome dell’individualismo fine a se stesso.
Fa tralasciare l’ego pressoché in automatico perché si inizia a concepire il mondo davvero con noi come parte INTEGRANTE cioè strumenti attivi, non passivi, di un tutto che non aspetta altro che ci diamo da fare per farlo “allargare” anche tramite piccolissimi gesti.
E i desideri sono una leva magnifica in tal senso.
Perché è vero, sono bellissime le borse e le auto sportive, i desideri “materiali” vanno benissimo; è anche vero che quando desideriamo “io voglio costruire/io voglio fare/io voglio realizzare la tal cosa” è come se ci manifestassimo come il braccio e la mano dell’universo che fa e produce quella data cosa per il bene dell’evoluzione con noi come “mano” del mondo.
Almeno, secondo quanto ho avuto modo di apprendere finora.. che è certamente una micro micro micro micro parte di questo tutto.
Nell’interscambio la propria piccola parte, se ha una buona intenzione e un’utilità per le altre persone, “allarga”.
L’universo è dentro di noi e fuori di noi, è noi. Noi siamo lui.
I desideri sono dentro di noi e fuori di noi. Noi siamo loro.
La realizzazione è dentro di noi e fuori di noi. Noi siamo la realizzazione.
È solo che prima lo siamo in potenza..
Poi lo siamo in essenza.
E siamo magicamente realizzazione prima e anche dopo.
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Leonardo Aldegheri
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