INNO AL PRIMO MAGGIO
Uno dei miei mantra è: quando gli altri cazzeggiano, io lavoro di più. Non perché io sia un’instancabile lavoratore ma più perché io sia un instancabile perseguitore (esiste il termine?) di obiettivi. Spietato.
Non mollo mai. Non mi stanco e non mi fermo.
E devo dire che quando il telefono non squilla e le e-mail non pressano, la qualità del lavoro si alza drasticamente, la mia mente diventa libera, l’ansia da prestazione scende e il mio cervello inizia a volare.
Quando gli altri cazzeggiano è il momento della strategia.
- Di pensare in là, di attuare schemi, di redigere progetti, di fare le cose importanti – come dico nel mio articolo Differenza tra cose importanti e cose urgenti.
Se passi le tue giornate alla ricerca di risolvere i problemi nel costante loro inseguimento, bene, in giorni come il primo maggio hai la soluzione alla portata perché la mente libera ti consente un ragionamento più leggero e veloce perché meno condizionato. Il riposo è d’oro.. ma è un palliativo. Domani ricominci come prima, forse con più affanno di prima.
Se hai in mente di realizzare delle cose, in giorni come il primo maggio prendi carta e penna e inizia a disegnare cosa vorresti migliorare e come intendi farlo.
Vuoi riuscire nei tuoi progetti?
Ricordati che servono:
1. Dedizione
2. Attenzione
3. Concentrazione
4. Costanza
5. Perseveranza
6. PERSONE GIUSTE ATTORNO
Per prima cosa ti ci devi dedicare, devi porgli attenzione, devi essere concentrato solo su quella cosa per non disperdere energia (focus), devi essere costante (non mollare), devi perseverare (quando ancora non ci sei arrivato, è il momento di accelerare e insistere).
Vuoi un boost?
Vuoi il turbo che ti attacca al sedile della Porsche? (Vuoi una Porsche..?)
Attorniati di persone che ti sostengano
Se attorno hai gli “ostacolatori” farai una gran fatica. Elimina le teste di caxxo che non credono in te e se anche dicono che ci credono ma i fatti non lo confermano, ebbene, fuori dalle palle.
Avere le persone giuste attorno è come avere dei fan che ti incitano. Puoi essere lo stoico n.1 del pianeta e dire “ce la faccio lo stesso”, per carità. Levati dai piedi chi non ti sostiene senza pietà.
Rischierai di rimanere solo? Si chiama scrematura.
Nel cammino la raccolta è il target. Significa che mano a mano che vai avanti chi ti segue è perché è allineato.
La cosiddetta CRISI non è se non una scrematura. Prima nel pentolone c’era qualsiasi cosa, in una economia chiamata di SCALA. Dopo il 2007-2008, l’economia, diventata di SCOPO, non accettava più cani e porci nel pentolone.
Se volevi entrarci, dovevi avere uno scopo ben preciso e servire a qualcuno mentre le alte barriere all’ingresso decidevano, scremando senza pietà, se il tuo prodotto o servizio potevano godere del beneficio di accedervi.
Ma una volta dentro, non eri al sicuro.
Dovevi alzare il livello di competitività altrimenti gli altri ti facevano schizzare fuori. E ti scremavano senza pietà.
Scremare chi non ti sostiene è alla base del riuscire.
Quando gli altri cazzeggiano, pensa al pentolone.
Se ti va e vuoi approfondire questi concetti con me, contattami. Senza problemi. Io il primo maggio ci sono.
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Sono un imprenditore che ha a cuore la responsabilità non solo d’impresa ma anche di quella legata al ruolo sociale dell’imprenditore.
Desidero un’impresa che sia strumento per migliorare le persone e il MONDO.
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Leonardo Aldegheri
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