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A TUTTI COLORO CHE NON VIVONO LA LORO VITA E VOGLIONO VIVERE QUELLA DEGLI ALTRI

A TUTTI COLORO CHE NON VIVONO LA LORO VITA E VOGLIONO VIVERE QUELLA DEGLI ALTRI

#223

Dico a tutti quelli che non vivono la propria vita e vogliono vivere a ogni costo quella degli altri:

pretendere dagli altri è INSANO. Tossico.

Controllare, monitorare, salvare, mettere da parte che non si sa mai. È malsano per voi.

Parla di voi, non della persona che state osservando dal nascondiglio buio in cui peraltro vi si vede benissimo.

Lo è già nei rapporti di subordinazione.

Ma la subordinazione NON esiste se non quando regolata dai rapporti di lavoro, che è altra cosa. Tra esseri umani si è tutti uno.

Per cui quando vi trovate a parlare e trita e ritrita i discorsi sono sempre quelli significa soltanto una cosa: che vi nutrite di quello. E la vostra vita sarà emanazione di quello perché è il cibo tossico che vi alimenta.

Perché è quello, quello che volete. Altrimenti pensereste ad altro e avreste la vostra vita.

Parlare di quella degli altri, con giudizio, con critica, con condanna, non vi eleva.

Vi descrive.

Pensate ad altro e la vostra vita migliorerà. Non pretendete dalla vita degli altri perché agli altri non interessa la vostra, né pretende alcunché da voi.

Andate sereni per la vostra strada, nessuno ce l’ha con voi.

Il mondo è grande e soprattutto è bello e c’è davvero spazio.

Il sentimento negativo è dentro di voi, non dentro alle persone oggetto delle vostre denigrazioni. Fatela finita, il supplizio è vostro, non degli altri: lo capite finalmente?

Quando pretendete qualcosa, avete delle aspettative che verranno PUNTUALMENTE deluse, ma non perché ve le deluda l’altra persona (che magari manco ne è a conoscenza) ma perché siete voi a proiettargliele e stabilite voi quanto siano vicini o distanti dal suo modo di ESSERE.

E l’essere NON si tocca!

Dite, da bravi: “non ho alcuno diritto di pretendere qualcosa da te”.

La sentite la leggerezza?

Il senso di liberazione?
Lo avvertite?

Sentite quanto bello è lasciarsi andare e non trattenere? Non rimarcare? Non recriminare e risentirsi?

È tutto ristagno. Fate scorrere l’acqua fresca..

Dicendolo, lascerete cadere le aspettative, come smettere di pretendere che tutti gli automobilisti per strada siano perfetti come voi vorreste.

Lasciate che il dittatore che è in voi, il tiranno che è in voi emerga in superficie. Pensavate di essere degli agnellini, di essere bravi, ligi, corretti e fenomeni solo voi, vero?

No no.. non lo siete, non lo siete affatto.

“Io voglio gestire la tua vita al posto tuo”: ecco perché non lo siete.

(Liberamente tratto da Anthony De MelloMessaggio per un’aquila che si credeva un pollo. Un libro da LEGGERE assolutamente).

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Leonardo Aldegheri
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