ANNIEN-TARLO
#224
Certo che ANNIENTARE è una parola davvero forte. Chi non vorrebbe annientare i tarli che ci rodono da dentro?
Ci sono tarli che per annien-tarli occorre tanta pazienza. Tanta perseveranza.
Tanta forza. A volte, anche tanta fortuna.
Bastasse un anti-tarlo, sarebbe fatta. Facile, no?
Eppure accade spesso – troppo spesso – che per annientare i propri tarli, si cerchi IL COLPEVOLE al di fuori di sé.
Da tempo sostengo che non vi siano colpevoli.
Che non vi siano vinti, né vincitori, in quanto trattasi di dinamiche esclusivamente attinenti al mondo dell’EGO, un mondo basso, suscettibile, iroso, primatista, competitivo, che bada al risentimento quanto al proprio prestigio personale.
Qui non basterebbe la doppia azione. Non servirebbe a nulla.
Se non fosse per il semplice fatto che non basterebbe proprio un anti-tarlo da apporre sulla faccia di qualcuno al di fuori di sé.
Perché mentre gliela lucida – la faccia – protegge anche il suo legno.
E verso di sé? Non serve un anti-tarlo ma solo consapevolezza e tanto lavoro sull’ego, cosa non immediata.
Cosa, probabilmente, per alcuni impossibile.
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Sono un imprenditore che ha a cuore la responsabilità non solo d’impresa ma anche di quella legata al ruolo sociale dell’imprenditore.
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Leonardo Aldegheri
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