DOBBIAMO GUARDARCI DAL CONFINARCI
“Dobbiamo guardarci dal confinare i sogni e le speranze alla sola stagione dell’infanzia”.
– Sergio Mattarella
Per me questa è una frase bellissima che ci sta dicendo – e lo dice “a tutti”, non solo agli imprenditori di Confindustria – di ricominciare a sognare, anche da adulti.
Perché sognare consente di immaginare, di accedere a quello spazio oltre la mente razionale che fa vedere nuovi mondi.
La mente logica razionalizza ed è utile (o utilitaristica, nell’ottica dell’efficienza), ovviamente.
La parte creativa di noi, quella che ci fa oltrepassare la soglia dei nostri miglioramenti e ci consente di progredire – e quindi di evolvere – invece, ci fa creare.
E non è vero che è “solo” Dio che crea. È come se noi fossimo il suo braccio fisico, esecutivo.
E ogni volta che immaginiamo qualcosa, lo stiamo facendo accedendo alla sua parte creativa, quella che con la nostra dimensione materiale, manifestiamo.
O manifestiamo insieme. Sì, proprio assieme a lui.
Perché, se pensiamo o ancora peggio siamo convinti di non dover o non poter sognare qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo, qualcosa di immaginifico – una meravigliosa commistione tra immagine e magnificenza – saremo gli unici responsabili per confinarci da soli ai limiti di un mondo involuto, regresso, fermo, stagnante e che mira solo al mantenimento dello status quo.
Per paura di sbagliare, o ancor peggio, per il terrore di venire giudicati.
Per questo, e per tanti altri motivi, sono sostenitore del libero essere.
(dal video di Confindustria – Assemblea Pubblica 2019)
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Sono un imprenditore che ha a cuore la responsabilità non solo d’impresa ma anche di quella legata al ruolo sociale dell’imprenditore.
Desidero un’impresa che sia strumento per migliorare le persone e il MONDO.
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Leonardo Aldegheri
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