INTERVISTA SU RTL NEWS E UN MESSAGGIO FINALE
#250
Sto pubblicando più del solito nei canali e in effetti le cose in ballo per le quali mi sto muovendo sono diverse e – spero tanto! – anche possibilmente interessanti per le persone non solo per me:
– c’è che ho scritto e pubblicato un libro che è Nella testa di Alice (La Margherita Edizioni) per cui è in arrivo una PROMO natalizia (ho parlato con l’editore l’altra sera) –> e se volete fare un bel regalo per Natale, contattatemi via email
– il nuovo canale YouTube con Alessandro Ferrari (vi si siete iscritti? Nooo? Correte a farlo immediatamente qui zio billy, scherziamo??

– c’è questo nuovo video che gira “del mio gemello” che si spaccia per me e che serve a permettere anche ai non addetti ai lavori di PRODURRE il loro libro (è rivolto ai professionisti e imprenditori): vuoi fare un libro e non sai come fare? Contattami qui
– è appena stato stampato Lightstory Adventure di Paolo Errico ed è stellare!!

– il blog, vabbè, questo qui che stai leggendo ha già quattro anni e 250 articoli con questo (!!)
– e c’è stata l’intervista su RTL News (!!) l’altra sera ed è il tema del presente articolo.
Tra le varie domande che mi sono state poste tipo:
– CI RACCONTI LA STORIA DI COME È NATO IL LIBRO / DI COME È ARRIVATO L’ILLUSTRATORE / ABBIAMO DATO UN’OCCHIATA ALLA COPERTINA, CHI È ALICE, etc.?
TRA le tante altre c’è stata la richiesta di lasciare un messaggio agli ascoltatori che è stato questo:
credere
di poter
FARE
le cose
e non perché sia chi sa chi per permettermi di dire a qualcuno una cosa del genere. Ma ci mancherebbe anche altro.
Ma perché si sa quanto sia facile nascondersi dietro a mille scuse per non fare, delegando e attribuendo all’esterno la causa dei propri errori e dei nostri fallimenti o azioni mai compiute!
Ah no? Non è così? È così facile fare questo al posto dell’altra cosa (attivarsi e fare).
Si vince e si perde: life is a bitch, dicono gli AC/DC.
È difficile, difficilissimo stare al mondo. Inutile nascondersi dietro a un dito
Per questo dipende da ciò in cui crediamo. Per facilitarle (cosa? Le cose!).
Poi loro anche arrivano, prima o poi eh.
È come se fossero persone. Come le tratti loro si avvicinano o si allontanano.
È che prima occorre attivarsi.

Che sia scrivere un libro o leggerlo o decidersi di chiamare quella persona, o DECIDERSI, SCEGLIERE (a prescindere che ciò sia giusto o sbagliato, ci sarà sempre una componente giusta E sbagliata in qualsiasi scelta), etc. etc.
Ho detto questo alla fine dell’intervista su RTL News.
PS: che figata
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Sono un imprenditore che ha a cuore la responsabilità non solo d’impresa ma anche di quella legata al ruolo sociale dell’imprenditore.
Desidero un’impresa che sia strumento per migliorare le persone e il MONDO.
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Leonardo Aldegheri
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