
È passato un altro mese, solo due da ferragosto. Ero in montagna, era pomeriggio. Stavo passeggiando tranquillo con i miei piccoli nella natura. Mi siedo vicino alla staccionata con dei cavalli vicino per rilassarmi e guardare il telefono, apro whatsapp e leggo.
Raggiungo subito mia moglie. Lei capisce subito.
Ci sono alcune cose nella vita, alcuni momenti, in cui vorresti probabilmente lasciare che tutto vada per la sua strada.
Quante volte capita? Spessissimo.
Credo tutti siamo chiamati ad esperire determinate azioni, determinate situazioni ovvero azioni collocate in un contesto specifico. Lezioni più o meno dure che la vita ci riserva. Costantemente.
Me lo ricorda il sonno, quando alle 4.10 come per l’ennesima volta stanotte, ero sveglio.
Perché?
C’è chi dice per crescere. Altri, per imparare.
Per imparare cosa? A volte non si può fare a meno di imparare?
Per chi ci crede, c’è il Karma. Quello che fai ritorna.
Per chi crede nella reincarnazione, c’è chi parla di Karma addirittura trasversalmente in più vite. Persino che devi scontare il Karma di una vita precedente.
Io non giudico, non dico, non addito. Accolgo, raccolgo, penso. A volte capisco, la maggior parte delle volte, NO.
Penso a una vita che fondamentalmente riflette chi sei pertanto non fa altro che darti ragione come quando fai le linguacce a uno specchio e vedi linguacce. E se sorridi vedi un sorriso.
Così da un atteggiamento riottoso finirai per attrarre come conseguenze azioni relative a quel tipo di atteggiamento e da un atteggiamento pacato e collaborativo attrarrai pacatezza e collaborazione. In linea di massima, s’intende, ma da che mondo è mondo, funziona così.
Così la vita ti restituisce attorno quanto hai seminato e quanto semini dipende da chi sei. E da come lo fai. E da quanto lo fai. E da cosa semini.
La semina è il segno che lasci.
Poi c’è chi se ne va presto, troppo presto. Guarda caso una persona il cui Karma sicuramente sarebbe ritornato mille volte migliorato.
E quando una persona lascia un bel segno – che sarebbe quello per cui tutti veniamo su questo pianeta, che sia per crescere, imparare o quant’altro, sempre per chi ci crede – la qualità umana fa in modo di ricordarlo.
C’è chi, Karma più o Karma meno, fa un gesto meraviglioso, in cielo.
Nel più bel posto dove stare quando vuoi stare in libertà.
Allora succede che un gruppo di persone si organizzi, stampi un’immagine meravigliosa e si adoperi per studiare come fare – grazie a due Alfieri – a farla brillare a una velocità di caduta che è propria di chi è abituato a cadere.. ma a cadere forte. Molto forte.
Per chi ha fatto della caduta libera in aria, che noi chiamiamo VOLARE, la propria dimensione di libertà.
Gesti così vengono da una dimensione che è propria di chi pensa all’altro, non vedo solo il suo e così facendo lascia il segno. Piccolo o grande, non importa.
Queste sono le cose che mi fanno essere orgoglioso di essere un essere umano.
Il decollo Sunrise è il primo decollo del giorno, dove dieci persone salgono su un velivolo per intingersi di aria.
Qui, dieci persone hanno pensato al lancio da dedicarti, per ricordarti, per farti sentire che sei nei nostri cuori.
“E sei tornato in aria con noi..” (Andrea Delli).
Il Cielo è la tua Casa. Ciao Corrado.
Marco Mazzi e Giuseppe Bianco (gli alfieri), Marco Tosoni, Stella Gdb, Michael Cavalieri (foto), Andrea Delli, Matteo Turra, Alessio Licari, Alessio Caramori, Oscar Bellandi.
C’è chi scappa sempre. Chi cade da una vita. C’è chi corre e chi è fermo.
C’è chi vola.

Cieli blu.
Leonardo Aldegheri
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