L’INCANTO DI ALCUNI POSTI DONA LA PACE PER L’ANIMA
Ci sono posti veramente incantati.
Leggevo ieri nel feed un post su Facebook del mio amico Enrico Vigo:
“È tutto, ma proprio tutto, un momento.
Rimanere nel momento in serenità, è il segreto della felicità”.
Certo, guardarsi attorno e vedere squallore non dona chissà che cosa, magari se si è bravi si riesce a scorgere un fiore spuntare dall’asfalto. Che vuol dire già moltissimo.

Tutto sommato, nel caso attorno qualcosa che ci circonda non ci piace, possiamo fare tre cose:
- A) farcelo piacere
- B) far sì di cambiarlo
- C) cambiare noi, spostandoci
A e B sono molto, molto difficili da praticare. È fattibile certo ma occorre un certo dispendio di energie e tempo, tanto tempo.
C, invece, attiva quello che IGOR SIBALDI chiama “l’attrattore strano”.
Si inizia a focalizzarsi sul notare il bello, il piacevole, ciò che immediatamente ci segnala la sensazione di “gioia per l’anima”.

E poiché come un vecchio detto recita “se non ti piace dove sei, ricordati che non sei un albero“, occorrerebbe ricordarsi che quando qualcosa attorno non ci piace, possiamo sempre spostarci dove attorno c’è qualcosa che ci fa stare bene. Davvero molto bene.
Il top? Assieme a persone straordinarie.
Come sapere se le persone che abbiamo attorno sono quelle giuste per noi? È molto semplice: notare come ci sentiamo con loro. Se ci fanno stare bene e noi facciamo stare bene loro non nel bisogno e non nell’attaccamento, sono le persone giuste.
Se in qualche modo ci sentiamo drenati, scappare a gambe levate. Sono quelle che succhiano energia, che ci limitano per le loro paure, in qualche modo trovano sempre il modo di creare problemi anziché risolverli e soprattutto ti fanno sentire male.
In pratica sono quelle che anziché aggiungere valore alla nostra vita, ce lo tolgono, figuriamoci quando non sminuiscono deliberatamente.
Nessun senso di colpa nel cercare il bello e il piacere di stare bene con le persone giuste per noi.
Ciò è valido nelle relazioni esattamente quanto nelle organizzazioni complesse chiamate aziende. I validi collaboratori – tra colleghi e imprenditori stessi – sono coloro che portano soluzioni e creano opportunità ben lontani dalla mentalità di generare problemi e non permettono l’evoluzione delle cose a causa delle loro paure.
Quindi, l’ideale è fare una cosa molto concreta: generare benessere per gli altri e far sì di migliorare gli aspetti dell’ambiente attorno a noi attingendo dal bello che può stagliarsi semplicemente muovendoci e notandolo.
In pratica: se vedi che qualcosa è brutto, è abbandonato, è trascurato ingegnati per trovare il modo di rendere quella cosa migliore.
Falla risplendere, anche con poco. Ridalle dignità, donale valore tramite il tuo apporto. In una parola, valorizzala.

Ecco, quando le persone capiranno che non dovranno sminuire ma semplicemente valorizzano le altre persone e le loro qualità, si attiverà un circolo virtuoso in azioni che sciolgono letteralmente lo squallore attorno manifestando lo slancio, i risultati, il benessere condiviso tra tutti gli attori coinvolti.
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Sono un imprenditore che ha a cuore la responsabilità non solo d’impresa ma anche di quella legata al ruolo sociale dell’imprenditore.
Desidero un’impresa che sia strumento per migliorare le persone e il MONDO.
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Leonardo Aldegheri
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