UN DIALOGO SU LINKEDIN SPIEGA ESATTAMENTE COME NON APPROCCIARSI AL MONDO DEL LAVORO
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Mi capita spesso di essere contattato per qualsiasi genere di proposta su LinkedIn, come fosse un bazar.
LinkedIn è una cosa seria, non si fa spam.
Quando poi ti tirano dentro nei messaggi di gruppo per fare promozione di attività assolutamente non profilate, lo trovo scorretto, oltre che inopportuno.
Ciò fa parte di un livello basso di conoscenza e di educazione della propria propositività rispetto al prossimo.
La pubblicità la si fa investendo del denaro, non spammando persone non interessate.
Sì, io voglio che la gente venga sul mio blog e conosca le mie attività, ma devo prima scrivere cose interessanti per un target specifico di persone.
Gli argomenti che tratto in qualche modo devono attrarre la curiosità e l’attenzione di queste persone rispetto a ciò che ho da dire loro; poi devo pagare perché Google, Facebook, LinkedIn, Twitter, etc. mi diano visibilità.
Quanto pagare? Dipende da dove voglio arrivare.
LinkedIn è un market place professionale per lo scambio delle informazioni e delle professioni.
Metti sul mercato delle competenze, senza fare spam, e se qualcuno sul mercato ha un potenziale interesse rispetto alle tue, ebbene, in teoria, si fa vivo.
Detto ciò, qualche giorno fa sono stato contattato per delle “informazioni”. Riporto il dialogo, benché apparentemente secco, perché auspico sia di aiuto. Ovviamente il nome è stato sostituito ed è fittizio, i contenuti reali.
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“martedì
Il giorno martedì, Britney Spearini ha detto:
Buongiorno Leonardo, posso disturbarla? Volevo chiederle alcune informazioni?
14:27
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Il giorno martedì, Leonardo Aldegheri da detto:
Buongiorno Britney, se mi vuole disturbare, no, non può. Se vuole dirmi qualcosa di utile e interessante, certo, volentieri 🙂
15:12
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Il giorno martedì, Britney da detto:
Certo… spero di dirle cose utili o comunque interessanti. 🙂 Io al momento sono alla ricerca di lavoro e di nuove opportunità. Ho guardato le Sue pagine su Facebook e il suo sito, e le ho trovate piuttosto interessanti, e volevo sapere se potevo farle avere un mio CV.
15:27
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Il giorno martedì, Leonardo Aldegheri da detto:
Britney, non funziona così. Lei mi sta chiedendo un’opportunità di lavoro, mascherandola. Non c’è alcuna vergogna nel proporsi e la ringrazio per i complimenti. Mi ascolti, se vuole trarre beneficio da questo dialogo: ieri sono stato in un’azienda da 180 mln per parlare con l’AD che l’ha portata da 25 mln a 180 in 15 anni. Mi piacerebbe un sacco lavorare per lui ma non ho mascherato la visita. Ho chiesto udienza per imparare. [NDR: e così è stato. A me interessava assorbire da lui lo scibile umano nella conduzione vincente di un’azienda pazzesca. Ovvio che me ne sono innamorato a avrei fatto carte false per collaborarci. Ma non era quello lo scopo].
O chiede o da. Non mi dice nulla di interessante o di utile se mi dice che voleva sapere – lei – se poteva mandarmi il suo cv.
Inoltre, usare il verbo “disturbare” è una scelta molto poco azzeccata in tal senso.. è un uso comune sciocco ed umiliante per chi lo usa.. e per chi lo subisce.
Funziona che mi dica: “ho visto le sue pagine e mi piacerebbe lavorare per lei. Le mie attitudini sono queste, quelle e queste altre e quindi ritengo di poterle essere utile perché so fare questo, quello e quest’altro e sono certa di portare valore a lei e alla sua azienda”. Fine.
Semplice no? La mia non è una lezione, per carità e lungi da me, ma voglio aiutarla perché sono fatto così. No, attualmente non stiamo assumendo ma.. usi, se vuole, quello che le ho detto per dare veramente utilità ad un datore di lavoro.
Se lui è intelligente e capisce che il suo valore è autentico non avrà certo problemi a parlare con lei per testare se quello che dice è vero e gli può servire e poi.. se cerca, il gioco è fatto.
Il CV è una lista di cose, la lettera di presentazione è una vendita, non deve essere massiva e va mirata. Le persone non sono veramente interessate a chi siamo, lo sono a quello che possiamo fare per loro.
Tradotto: un CV non è veramente interessante quanto lo è invece, ad esempio, un’analisi da consulente marketing che stupisca e che lasci pensare: “ha fatto questo di sua spontanea volontà, chissà cos’altro può fare per me a richiesta”.
Una splendida serata, Leonardo
PS: non è vero che non c’è lavoro, è vero che bisognerebbe imparare un po’ a distinguersi 😉
17:24″
Ora, mi chiedo che a sbattersi per dare una risposta articolata ad una richiesta di informazioni come questa non so chi possa essere eccetto me 🙂Non ho ricevuto risposta.. forse sono stato troppo dritto, “risoluto”, ma non importa.L’importante, al di là del lato umano e parlando esclusivamente in ambito professionale, è sapere che purtroppo, lo ripeto, le persone non sono veramente interessate a chi siamo, lo sono a quello che possiamo fare per loro.Provare per credere.Ah, in LinkedIn ci sono stato qualche anno fa, proprio nella Valley: 3000 dipendenti per un miliardo di fatturato di $ e con il problema di monetizzare il database professionale collettato:) -
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Sono un imprenditore che ha a cuore la responsabilità non solo d’impresa ma anche di quella legata al ruolo sociale dell’imprenditore.
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Leonardo Aldegheri
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